PSG
di Laura Tangari Ibra fa un bel guaio al Mestalla in dirittura d’arrivo di Valencia-Psg. Lo svedese sferra un calcione a Guardado, si becca il rosso e finisce anzitempo negli spogliatoi giocandosi il match di ritorno del Parco dei Principi. Non bastasse questo, Ibra e compagni hanno regalato una pugnalata fuori programma a Carletto Ancelotti a una manciata di minuti dal fischio di chiusura concedendo agli spagnoli di realizzare il gol della bandiera con Rami che riapre, in pratica, il discorso qualificazione dopo il doppio vantaggio conquistato nella prima fase della gara con Lavezzi e Pastore. E pensare che il Psg avrebbe potuto mettere un sigillo definitivo sul passaggio ai quarti solo se Lucas non avesse colpito sfortunatamente il palo sullo 0-1 e fallito da pochi passi un gol già fatto neutralizzato da Guaita sia pure con qualche difficoltà. Valverde, mister degli spagnoli, era… verde di rabbia perché i suoi ragazzi effettivamente non sono stati mai in partita. Ma il calcio è fatto così. Si nutre di queste cose fuori programma e dopo un lungo dominio dei francesi è arrivata puntuale la rete di Remi a rovinare la serata ad Ancelotti. Pastore e compagni hanno creato in più di una circostanza un contropiede velenoso per il Valencia ma alla fine, come sempre, conta il risultato finale. In sintesi, non solo sulla carta, il Psg è apparso più forte dell’avversario. Ancelotti possiede veramente una rosa formidabile che gli regala tutte le garanzie possibili non solo in Champions ma pure in campionato dove la squadra sta prendendo il largo distanziando progressivamente in classifica il Lione e il Marsiglia le uniche formazioni capaci di tenere il passo dei parigini fini a qualche settimana fa. Il prossimo 6 marzo a Parigi potrebbe essere una passeggiata per Sirigu e compagni pur orfani di Ibra. Ma nel calcio meglio non dare mai nulla per scontato. |