di Beppe Vigani Giù le mani da Massimiliano Allegri! Appare strano come questo allenatore sia stato sul punto di fare le valigie a novembre, di essere portato in palmo di mano e, infine, udite, udite, alla luce della sconfitta contro la squadra più forte del pianeta, di essere nuovamente messo in discussione. Cemento armato per chi non scherza, mutande in testa per chi solo per un momento pensava di averla fatta franca contro i catalani. Nomi alla mano, numeri sulla carta… Poi c’è il campo, tutta un’altra storia. Da una parte un marziano (Messi) e due fenomeni (Iniesta e Xavi), dall’altra un ventenne, che mai ha preso parte a una Champions (El Shaarawy), un diciottenne (Niang), qualche centrocampista di buon profilo (Montolivo), un veterano di mille battaglie, ma con troppe ferite nell’animo e nel fisico (Ambrosini) e qualche altro pedatore umile, anche troppo… Extraterrestri contro normali, che hanno avuto la grande occasione, spazzata via in una serata di magia colorata blaugrana. Il Milan ha avuto l’onore delle armi, ha vinto al Meazza con una partita che trasudava di antico, leggendario, quasi unico. Ha costruito un sogno, sui quali i tifosi si sono aggrappati, come l’edera, dura a morire. E’ stata un’avventura bellissima, una di quelle storie che si può raccontare. “Siamo riusciti a battere la squadra più forte del mondo…”, un desiderio che nessuno aveva all’inizio. Ammettetelo tifosi rossoneri. Non c’era uno che credeva minimamente a una vittoria, per 2-0, poi… Eppure è arrivata, mentre nessuno se l’aspettava; il modo più bello. Nei bar qualcuno coltivava la ‘speranziella’, invocata tante volte da Carletto Ancelotti, che lui di Champions ne ha vinte due. Questo Milan non poteva vincere con questo Barcellona. I risultati di Messi e soci in queste ultime tre settimane avevano in qualche modo illuso i cuori rossoneri, che pensavano in grande… Poi il brutto risveglio. Quattro gol sono tanti… Qualcuno pensa all’occasione sprecata da Niang… Chissà, magari… Ma no! Poco prima c’era stata una traversa degli spagnoli (Abbiati si era superato)… Gli episodi sono il sale del calcio, non si possono costruire palazzi su di essi. Ora c’è il Palermo… Se ci sarà il Milan delle ultime partite, sarà una passeggiata di salute. Senza nulla togliere al Palermo che mi sembra un pugile suonato. Animo amici rossoneri… Il Barcellona martedì sera, vi ha fatto un po’ più grandi. I marziani sono passati e hanno lasciato solo polvere. Per vivere a volte bisogna un po’ morire! |