Beppe Vigani Il trend non è cambiato: una Milano che ride e l’altra che piange. Le lacrime non sono per la sconfitta dell’Inter, ma per una crisi che ormai sta diventando sempre più profonda. Il Catania, aveva perso tutte le trasferte di questo campionato, ma al Meazza è riuscito a resistere agli assalti dei Mazzarri-boys e a portare via un punto miracoloso. Ora sono solo 5 i punti dai rossoneri, che sempre nell’ultima giornata sono riusciti a espugnare il Sant’Elia negli ultimi tre minuti. Se l’Inter domani cadrà al cospetto della Juventus (cosa molto probabile) i punti di vantaggio, in caso di vittoria dei rossoneri, diventerebbero solo due su di loro, mentre Parma e Verona potrebbero puntare all’aggancio o addirittura al sorpasso. Anche il Torino potrebbe raggiungere i nerazzurri qualora pareggiasse. Insomma, dalle retrovie minaccia uno tsunami pronto a risucchiare l’Inter in una zona pericolosa, lontana dell’Europa. La cura Seedorf forse è già in circolo o, forse, è solo un caso. Ma la voglia sembra cresciuta e la speranza cresce. Il match di stasera è di quelli intriganti: il Torino al Meazza non vince da quasi trent’anni, ma quello visto in questa stagione fa impressione. E’ in sesta posizione a un solo punto dall’Inter, vince da due partite consecutive e ha subito cinque sconfitte: una in casa e quattro in trasferta. Quest’ultimo dato è una notizia positiva per il Milan che è tornato alla vittoria in trasferta dopo sei partite. La cabala aiuta i rossoneri, anche se c’è poco da fidarsi. La classifica, però, fa meno paura adesso e se le cose dovessero andare bene, stasera potrebbe succedere qualcosa d’interessante in classifica. Il campionato è ancora lungo, per qualcuno addirittura interminabile. Là davanti solo Juventus e Roma sono inarrestabili, mentre Napoli e Fiorentina appaiono un po’ più umane. La zona Champions è troppo lontana, ma l’Europa è ancora accessibile. La doppia sfida Milano-Torino lascerà qualche vittima, ma la Serie A è talmente imprevedibile che pensare di chi sarà il cadavere è prematuro. Anche se l'uomo saggio fa di tutto per non avere sorprese, mentre allo sciocco piacciono. Di solito funziona così. |