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Presentazione Inter Chievo |
Pericolo alta velocità di A. S: Bisceglia Gli uomini di Di Carlo sono bravi a partire in contropiede e a finalizzare con attaccanti veloci e imprevedibili L’Inter bella in Europa, si deve accendere anche in campionato se non vuole rischiare grosso. Quattro punti in sei giornate è già record negativo, da qui può e deve crescere. L’avversario è di quelli ostici, ma abbordabile. In questi giorni di digiuno, i nerazzurri devono cominciare a mettere qualcosa in pancia per crescere e non morire di fame. Claudio Ranieri ha la formazione già fatta. Un paio di nodi da sciogliere, nulla di più. Al centro della difesa al fianco di Lucio potrebbe esserci ancora Chivu (ottima prestazione con il Lille) con a sinistra Nagatomo, oppure mettere Cordoba e a sinistra il romeno. Altro dubbio, neanche tanto lancinante, è se a fare coppia con Pazzini, sarà Zarate (altro fattore positivo in Champions) o Milito, che va recuperato. Dall’altra parte Di Carlo deve fare a meno di Sardo, che è sostituito da Frey. Per il resto il tecnico clivense ha già in mente la squadra che cercherà di stanare l’Inter. Il Chievo è in un momento di ottima salute, con 9 punti è nelle zone alte di chi conta, seppure la classifica è davvero corta. Quello che conforta i ‘mussi volanti’, e deve far preoccupare l’Inter, è il momento positivo della squadra, dopo il pareggio conquistato con la Juventus settimana scorsa. I gialloblu hanno anche arrestato la corsa del Napoli e sono decisi a rendere dura la vita a chiunque. Il modulo dei Di Carlo-boys è il 4-3-1-2, speculare a quello nerazzurro. Sammarco in regia, supportato a centrocampo da Bradley, Rigoni e Hetemaj (il migliore contro la Juventus). La velocità di questa squadra, soprattutto in contropiede, può essere una difficoltà per i campioni del mondo uscenti che, notoriamente, hanno uomini più lenti, anche se dotati di classe cristallina. La chiave del match può essere Maicon. Il brasiliano, se ispirato, può essere l’arma in più per i padroni di casa. I suoi cross sono oro per Pazzini e Milito (o Zarate). Da non sottovalutare la presenza di Sneijder, che davanti al suo pubblico prova a scuotere un’Inter avara di fantasia. Il talento del tulipano volante deve essere supportato dai muscoli di Zanetti e dalla coscienza tattica di Cambiasso, il quale mai come quest’anno ha fatto fatica a trovare la quadratura degli equilibri di cui è un mago riconosciuto. In questo nuovo corso Ranieri deve essere bravo a trovare l’alchimia ma, soprattutto, a pungolare un gruppo che, per molti versi, pare essere giunto vicino al capolinea. Il match contro il Chievo è suggestivo anche per questo. Perché da una parte c’è la classe, l’esperienza, la pancia piena; dall’altra la freschezza, l’adrenalina, l’entusiasmo, la voglia di farsi vedere e soprattutto la fame. Una cosa molto pericolosa per chi non la conosce. |
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