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I club 29 2012 |
Nuove speranze dopo cocenti delusioni di Giovanni Labanca Palla al centro, riparte il campionato che tutti attendono sempre come il più bello del mondo. In verità di calcio si è continuato a parlare, non tanto di quello giocato quanto di quello interessato dalla giustizia sportiva, che ancora oggi vede protagonista la juve, fresca vincitrice dello scudetto e del Trofeo Luigi Berlusconi. La parola fine al calcio non giocato è molto difficile che ci sia, noi continueremo a parlare di calcio giocato ridando, in questa rubrica, la parola ai tifosi. Oggi tocca a quelli del Milan. I temi interessanti sono tanti ma si possono riassumere in alcuni più sentiti: il giudizio sul campionato scorso, la campagna acquisti, le aspettative per il futuro. Abbiamo per questo, sorvolato il pianeta rossonero con un volo radente da nord a sud della penisola. Abbiamo interpellato, tanto per citarne alcuni, i Milan Club di Lissone, Seregno, Monza, Alba Rossonera, Nereo Rocco, per virare verso il centro su Riccione e il Lazio, fino a scendere in Basilicata a Lauria e Rionero in Vulture per passare in Calabria e alla Trinachia rossonera. Non abbiamo dimenticato, altresì, di tastare il polso anche a qualche club del Nord Europa, come quelli del Benelux, guidati da Domenico Ponte e Pino Dessole. Insomma una bella panoramica con giudizi per lo più equanimi. Sdegno e rabbia sono stati espressi in modo netto per come il Milan abbia gettato alle ortiche uno scudetto già ritenuto vinto. Il gol di Muntari, non visto dalla quaterna arbitrale, figlia della cieca di Sorrento, grida e griderà per sempre vendetta. Se quel gol fosse stato assegnato avrebbe allontanato definitivamente la juve e cucito il tricolore sulle maglie rossonere. Sappiamo tutti come è andata a finire! Decisamente perplessi i tifosi sulla campagna acquisti. Il pressante bisogno di fare cassa ha costretto Berlusconi a vendere i gioielli di casa, Ibra e Thiago Silva. Un operazione che ha scontentato tutti tranne il cassiere di via Turati. I rimpiazzi non sembrano all’altezza e le fosche previsioni di un campionato mediocre non è proprio quello che ci vuole per rincuorare la platea rossonera. Tante, di fatti, sono state le critiche alla Società che è giudicata non più all’altezza della sua fama e del suo passato. Si spera, perciò, che per la chiusura del mercato arrivi il grande botto che metterebbe a tacere le inevitabili polemiche. I tifosi sanno quanto sia difficile ripetere certe passate e gloriose stagioni, ma si son detti non disposti alla rassegnazione parola non in uso in casa rossonera. Da questa stasera, sapremo se le premesse avranno riconsegnato alla tifoseria rossonera una buona squadra. Un Milan degno della sua storia per ripagare i tifosi sempre caldi, sempre più innamorati del Diavolo, che non potrà fallire gli obiettivi alla sua portata, campionato e Champions. Due mete, o almeno una, che ridarebbe serenità all’ambiente ultimamente non contento. |
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